domingo, 6 de janeiro de 2013

*. Maieutica .*

Album: Logos (2012)
Genre: Prog Rock (Crossover/Art Rock/Hard Rock)  /  Italy

Chiaramente ispirati dal pensiero platonico, i padovani Maieutica si impongono nella scena rock nostrana etichettandosi con un genere particolare: il "rock pensante". Si potrebbe già dedurre dal nome; il quintetto cerca di affrontare tematiche abbastanza impegnate attraverso la musica rock. Il secondo album è intitolato "Logos" (altro chiaro riferimento alla cultura ellenica), prodotto con la collaborazione di Alex del Rosso, ed è un concept di 50 minuti con testi rigorosamente in italiano. Ci troviamo di fronte a un'opera classificabile come hard rock progressivo, con aggiunta di influenze del rock moderno. Il singolo "Sinestetica Apparenza" è il brano di lancio dell'intero disco; si tratta di una canzone molto serrata, con linee vocali molto aggressive. Forse proprio questo brano si poteva fare meno tirato e più malinconico, e sarebbe potuto uscire un raffinato gioiello, ma non bisogna pensare che l'aggressività non si sposi bene con il sound dei Maieutica: ottime prove sono pezzi come "L'Oracolo" e "Scomodo Pensiero". C'è anche una suite collocata alla fine, che dura tredici minuti e divisa in due parti ben distinte; il titolo è "Natale di S'odio" (nome ovviamente ambiguo per questo brano), e si dimostra uno degli episodi più riusciti di "Logos". Anche il brano "A.D.I.D.M." è davvero gradevole, soprattutto per le lyrics che ben si sposano con la musica. Parlando dei singoli musicisti, è da segnalare una buona prova della sezione ritmica, ma a sconvolgere sono le chitarre, sempre molto tecniche e ispirate dallo stile di John Petrucci. I soli sono sempre ben scritti ed eseguiti, con una professionalità fuori dal comune, così come il lavoro di produzione e di mixaggio. Il cantante Thomas Sturaro riesce sempre a cavarsela, nonostante in qualche pezzo risulti fin troppo aggressivo. Come già accennato, l'album è ben costruito, con registrazione e precisione impeccabili: lo stesso si potrebbe dire della durata del disco, che non è così alta da far annoiare l'ascoltatore con brani logorroici e infiniti. L'unica pecca che si può ravvisare è, in certi episodi, la mancanza di originalità che caratterizza un ottimo disco (d'altronde ormai c'è veramente poco da dire nella scena hard rock, attiva da ben più di quarant'anni); tuttavia "Logos" non è un disco noioso e prolisso, bensì ben suonato e ben interpretato, che si distanzia per qualità molte produzioni recenti. 
Recensioni di "Perennial Quest" (www.rock-metal-essence.com).

RATING:  7.75 / 10

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