Imbottito di cortisone e punture, a causa di una vigliacca bronchite che mi ha colpito alle spalle, viaggio tra divani e letti, come un lombrico in cerca di un sasso, dove poter riposare senza essere notato. Nel frattempo, butto un occhio alla posta di Deliri in attesa, di essere folgorato da qualcosa, che intrighi la mia apatia bronchitesca. Tra le mail, mi appare la presentazione di una band fiorentina: "LE PORTE NON APERTE". Il nome mi stuzzica e comincio a girellare sulla rete, alla ricerca di chissà, qualsiasi cosa potessi trovare. Sapete quando avete quella strana sensazione di aver fame di qualcosa? Quando cominci a mangiucchiare un pezzetto di schiacciata, a piccoli morsi e poi alla fine non ne puoi più e con una voglia disumana, la finisci dilaniandola a morsi, con quella fame che si assopisce solo all'ultimo boccone? Questo è quello che è successo a me, dopo aver letto la mail di presentazione della band in questione. Dopo aver trovato alcuni video, recensioni di altri colleghi e dopo aver letto gli allegati alla mail, sento la fame aumentare ogni minuto di più e la schiacciata, ormai usata in questa metafora rock .... la schiacciata rock... (mmm buona questa ... in tutti i sensi), ormai era preda della mia fame rock. Filo di getto sul My Space della band e do il via all'ascolto. Rimango basito, di come, proprio in quel momento, i miei medicinali puramente curativi, che viaggiano da qualche giorno nel mio corpo, si erano impossessati di me facendomi credere che il suono di LE PORTE NON APERTE, mi avesse riportato indietro nel tempo, agli anni settanta, peccato, era bello, stavo sognando di essere chissà dove e più tenevo gli occhi chiusi più volavo tra campi di margherite e girasoli, scuotevo al vento i miei capelli lunghi e..... qui mi sono reso conto di tutto: ho aperto gli occhi e non avevo i capelli lunghi ... (magari venti anni fa, adesso non proprio), ma la musica che ascoltavo, quella era vera, non era un sogno, una miscela ardita di Premiata Forneria Marconi, Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme, non tralasciando spruzzate di Jethro Tull e due gocce di Deep Purple.... anche ... (e qui forse subentra di nuovo il mio stato pseudo febbrile), qualcosa dei Litfiba, epoca primordiale. Tanta roba!!!!!!!!!!!!! Un aperitivo così, va saputo fare perché se non riesce, si rischia la figuraccia più atroce. Ma qui invece si va sul sicuro, L.P.N.A. sanno suonare eccome, non sbagliano niente e ci mettono molto del suo, per far sì che questo aperitivo musicale diventi una cena di gala. Sandro Parrinello - Vocals, Filippo Mattioli - Organ,Synth, Jacopo Fallai - Guitars, Marco Brenzini - Flute, Giulio Sieni - Drums, sono loro i componenti di questa band che ha osato, ciò che non si dovrebbe mai fare, ovvero mettersi alla pari di cotanti mostri sacri, e giocare alla pari. In piena crisi economica, le nostre Porte sciorinano una musica, che trasmette voglia di alzarsi e ribellarsi, come accadeva negli anni '70 a chi, vivendo in quell'epoca, si accendeva l'animo ribelle, con la musica dei mostri sacri di quel momento. A fine dicembre LE PORTE NON APERTE hanno dato alle stampe un album dal titolo "GOLEM", ciò che ho ascoltato è solo una breve parte e so di per certo che sentiremo parlare molto di loro, come so di per certo che la mia fame è in aumento e la schiacciata è finita ed io ho ancora molta fame. Recensioni di "Roberto Bruno" (www.deliriprogressivi.com).
RATING: ??????????
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