Album: The Crow's Lullaby (2013)
Genre: Prog Rock (Crossover/Alternative/Metal) / Italy
Non tutto funziona in questo debutto che nel finale precipita nella ripetizione ma almeno si ha la netta sensazione che i senesi non siano delle marionette pronte a copiare chiunque pur di emergere nel mercato musicale. La personalità dei ragazzi è spiccata fin dalle prime note di 'The Crow's Lullaby' e spetta ad un canto ammaliante descrivere un universo fantastico che richiama alla mente le sceneggiature di Tim Burton o la letteratura fiabesca degli anni settanta. 'Here' e 'Snow White' mettono in evidenza un approccio parecchio differente da quello degli Overfaith e la fusione tra elettronica e chitarre heavy produce passaggi alternative prog di discreta fattura. Gianluca Gabriele si lascia ascoltare soprattutto per la capacità di distinguersi da quei colleghi che si appropriano di influenze gotiche solo per attrarre il pubblico di natura dark. Da migliorare la coesione delle tracce ed il mixaggio che penalizza in maniera eccessiva la sezione ritmica riducendo il potenziale delle dinamiche. La partenza è comunque buona e le prossime mosse ci diranno se i My Tin Apple potranno avere un futuro apprezzabile.
Recensione di "Yuri" (www.dagheisha.com).
RATING: ???????????
.
Genre: Prog Rock (Crossover/Alternative/Metal) / Italy
Non tutto funziona in questo debutto che nel finale precipita nella ripetizione ma almeno si ha la netta sensazione che i senesi non siano delle marionette pronte a copiare chiunque pur di emergere nel mercato musicale. La personalità dei ragazzi è spiccata fin dalle prime note di 'The Crow's Lullaby' e spetta ad un canto ammaliante descrivere un universo fantastico che richiama alla mente le sceneggiature di Tim Burton o la letteratura fiabesca degli anni settanta. 'Here' e 'Snow White' mettono in evidenza un approccio parecchio differente da quello degli Overfaith e la fusione tra elettronica e chitarre heavy produce passaggi alternative prog di discreta fattura. Gianluca Gabriele si lascia ascoltare soprattutto per la capacità di distinguersi da quei colleghi che si appropriano di influenze gotiche solo per attrarre il pubblico di natura dark. Da migliorare la coesione delle tracce ed il mixaggio che penalizza in maniera eccessiva la sezione ritmica riducendo il potenziale delle dinamiche. La partenza è comunque buona e le prossime mosse ci diranno se i My Tin Apple potranno avere un futuro apprezzabile.
Recensione di "Yuri" (www.dagheisha.com).
RATING: ???????????
.
Nenhum comentário :
Postar um comentário