Album: Sogno Errando (2013)
Genre: Prog Rock (Jazz Rock Fusion) / Italy
A quattro anni di distanza dall’omonimo album di debutto, tornano gli Altare Thotemico, formazione bolognese inizialmente legata alla scena neo-prog, oggi protagonista di un netto cambio di direzione. Gli scenari disegnati risultano ancora più ambiziosi, grazie al felice connubio fra gli aromi dell’esordio e nuove decisive propulsioni jazz. “Sogno errando” custodisce ancora la tensione poetica interpretata da Gianni Venturi, inserendola però in un contesto dove l’improvvisazione diviene padrona. In tal senso fondamentali si sono rivelate le figure del pianista Leonardo Caligiuri, ideatore delle chiavi di lettura idonee a coniugare le varie anime della band, e di Emiliano Vernizzi, responsabile della sezione fiati, stavolta in grandissima evidenza. Si è generata così una sorta di follia creativa, ottenuta grazie all’estro ed alla fantasia di tutti i musicisti coinvolti (gli altri sono Valerio Venturi al basso, Max Govoni alla batteria e Gabriele Toscani al violino). L’album è composto da sette brani (alcuni piuttosto lunghi) rappresentativi di un’ideale sintesi fra improvvisazione, free form, canzone d’autore, jazz elettrico ed enfasi teatrale. Un anomalo concept album, figlio non tanto di una storia raccontata con più testi, quanto di importanti concetti guida: le correnti sotterranee, le culture dimenticate, l’alce nero, la terra, la memoria, la profondità. Se poi il riff strumentale della prima traccia (“Le correnti sotterranee”) vi ricorderà molto da vicino i Gentle Giant, sarà la riprova che certe radici ti restano cucite sulla pelle. Recensione di "Claudio Lancia" (www.ondarock.it).
RATING: 7.25 / 10
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Genre: Prog Rock (Jazz Rock Fusion) / Italy
A quattro anni di distanza dall’omonimo album di debutto, tornano gli Altare Thotemico, formazione bolognese inizialmente legata alla scena neo-prog, oggi protagonista di un netto cambio di direzione. Gli scenari disegnati risultano ancora più ambiziosi, grazie al felice connubio fra gli aromi dell’esordio e nuove decisive propulsioni jazz. “Sogno errando” custodisce ancora la tensione poetica interpretata da Gianni Venturi, inserendola però in un contesto dove l’improvvisazione diviene padrona. In tal senso fondamentali si sono rivelate le figure del pianista Leonardo Caligiuri, ideatore delle chiavi di lettura idonee a coniugare le varie anime della band, e di Emiliano Vernizzi, responsabile della sezione fiati, stavolta in grandissima evidenza. Si è generata così una sorta di follia creativa, ottenuta grazie all’estro ed alla fantasia di tutti i musicisti coinvolti (gli altri sono Valerio Venturi al basso, Max Govoni alla batteria e Gabriele Toscani al violino). L’album è composto da sette brani (alcuni piuttosto lunghi) rappresentativi di un’ideale sintesi fra improvvisazione, free form, canzone d’autore, jazz elettrico ed enfasi teatrale. Un anomalo concept album, figlio non tanto di una storia raccontata con più testi, quanto di importanti concetti guida: le correnti sotterranee, le culture dimenticate, l’alce nero, la terra, la memoria, la profondità. Se poi il riff strumentale della prima traccia (“Le correnti sotterranee”) vi ricorderà molto da vicino i Gentle Giant, sarà la riprova che certe radici ti restano cucite sulla pelle. Recensione di "Claudio Lancia" (www.ondarock.it).
RATING: 7.25 / 10
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