sábado, 1 de setembro de 2012

*. Meconio e i Difficili Equilibri Sulle Rapide .*

Album: Ingannevole è il Colon (2012)
Genre: Prog Rock (Eclectic/Post/Pop/Exp.)  /  Italy

La cosa che inizialmente colpisce di questo progetto musicale è proprio il titolo: Meconio e i Difficili Equilibri Sulle Rapide. Nome alquanto originale, dietro al quale si nasconde Francesco, musicista siciliano tra i più stravaganti in circolazione. Il progetto nasce all'incirca dieci anni fa quando il musicista messinese assume l'identità di Meconio l'Apostata e decide di dare vita ad un progetto musicale alquanto misterioso. L'idea in poche parole era quella di produrre un disco dalle sonorità anni '70 da attribuire ad una oscura formazione prog, che avrebbe dovuto narrare le gesta di un eroe semi-mitologico, un minatore in pensione che deve salvare il suo villaggio da un mostro, Panellurg, che costringe la popolazione a mangiare solo ed esclusivamente fritture. Puro nonsense o demenzialità se preferite. Il disco successivamente non ha mai visto la luce ed è rimasto solo un abbozzo. Molte di quelle idee finiscono oggi in questo "Ingannevole è il Colon". Difficile dare delle coordinate stilistiche a questo lavoro quasi interamente strumentale, che solo in pochi episodi presenta un testo con un’attitudine per lo più recitativa. Potremmo parlare di post-rock, di neo progressive, ma la verità è che questo lavoro non solo è difficile da recensire ma soprattutto da etichettare. Quindi lasciamo perdere le inutili etichette e concentriamoci sull'ascolto di questi 57 minuti di musica: un calderone sonoro davvero spiazzante. Ben 27 tracce che si snodano lungo un percorso arduo ma affascinante, fatto di piccoli momenti musicali che quasi sempre non superano i 3 minuti e dove chitarra acustica, tastiere e piccoli campionamenti la fanno da padrone. Non sarà per niente facile arrivare al termine del disco senza essersi persi, almeno per un attimo, tra i meandri musicali di questo lavoro misterioso, una vera incognita, e proprio per questo affascinante. Recensione di "Michele Passavanti" (www.distorsioni.net).

RATING:  7.5 / 10

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